PARENTS TAKE NOTE
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Una maestra ha iniziato a controllare i compiti dei suoi studenti. Suo marito passeggia con uno smartphone, giocando al suo gioco preferito.
Leggendo gli ultimi compiti, la moglie inizia a piangere silenziosamente.
Il marito chiede: “Cosa è successo?”
Moglie: “Ieri ho dato come compito ai miei studenti di scrivere qualcosa sul tema ‘IL MIO DESIDERIO’.”
Marito: “Va bene, ma perché stai piangendo?”
Moglie: “Controllando l’ultimo compito, mi sono messa a piangere.”
Il marito, incuriosito: “Cosa c’è scritto nei compiti che ti fa piangere?”
Moglie: ASCOLTA…
Il mio desiderio è diventare uno smartphone.
I miei genitori amano molto il loro smartphone.
Si prendono cura del loro smartphone così tanto che a volte si dimenticano di prendersi cura di me.
Quando mio padre torna stanco dall’ufficio, ha tempo per il suo smartphone ma non per me.
Quando i miei genitori stanno facendo un lavoro importante e il telefono squilla, al primo squillo rispondono al telefono, ma non a me… anche se sto piangendo.
Giocano con i loro smartphone, non con me.
Quando stanno parlando con qualcuno al telefono, non mi ascoltano mai anche se sto dicendo qualcosa di importante.
Quindi, il MIO DESIDERIO è diventare uno smartphone.
Dopo aver ascoltato il compito, mio marito si è commosso e ha chiesto alla moglie: “Chi ha scritto questo??”.
Moglie: “NOSTRO FIGLIO”.
GENTE / GENITORI, ricordate, i gadget sono utili, ma sono per la nostra comodità, non per cessare l’amore tra la famiglia e i nostri cari. I bambini vedono e sentono tutto ciò che accade intorno a loro. Le cose si imprimono nella loro mente con un effetto duraturo. Prendiamoci cura di loro affinché non crescano con impressioni sbagliate…